Pages in topic: [1 2] > | Percentuale dell'agenzia sul compenso del lavoro Thread poster: Luca Morganti
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Buonasera a tutti, ho svolto un lavoro per un’agenzia con cui collaboro da un po’di tempo (quindi sempre alla stessa tariffa) e, senza volerlo, sono venuto a sapere dal cliente finale il compenso (piuttosto lauto) corrisposto all’agenzia. Se applicassi la tariffa consueta l’agenzia tratterrebbe oltre la metà del compenso: potrei quindi far presente la cosa e chiedere un importo più alto? Che voi sappiate, che percentuale sono solite trattenere le agenzie in Italia? Grazie | | | Oriana Bonan Italy Local time: 16:49 English to Italian + ... Io non lo farei... | Dec 27, 2018 |
Ciao Luca, Non ho mai visto dati sul rapporto tra compensi dei traduttori e prezzi finali applicati dalle agenzie ai loro clienti, così esprimo la mia opinione solo in risposta all'altra tua domanda. A mio avviso non sarebbe opportuno sollevare la questione con l'agenzia. La traduzione, per quanto fondamentale, è solo una parte del processo: un'agenzia che faccia bene il proprio lavoro come minimo deve coprire i costi di altre prestazioni e attività legate al progetto (il controll... See more Ciao Luca, Non ho mai visto dati sul rapporto tra compensi dei traduttori e prezzi finali applicati dalle agenzie ai loro clienti, così esprimo la mia opinione solo in risposta all'altra tua domanda. A mio avviso non sarebbe opportuno sollevare la questione con l'agenzia. La traduzione, per quanto fondamentale, è solo una parte del processo: un'agenzia che faccia bene il proprio lavoro come minimo deve coprire i costi di altre prestazioni e attività legate al progetto (il controllo qualità, per citarne solo una) oltre a sostenere i propri costi gestionali e organizzativi e a prevedere un margine di guadagno. Non troverei affatto strano se il prezzo finale superasse il doppio delle mie tariffe, soprattutto nel caso di agenzie serie e strutturate, ma in realtà, più in generale, credo che i prezzi applicati dai miei clienti ai loro clienti non mi debbano riguardare. Se fossi insoddisfatta del mio compenso, volendo continuare la collaborazione cercherei di negoziare condizioni migliori, ma non userei il prezzo al cliente finale come argomento, sia per correttezza commerciale sia perché, tecnicamente, non avrei le informazioni necessarie a valutare come sia stato determinato (e in ogni caso, anche se le avessi, ciascuno è libero di stabilire i propri prezzi). L'unico (piccolo) vantaggio che vedo nell'essere venuto a conoscenza del prezzo al cliente è che potresti essere più tranquillo nel proporre una tariffa più elevata sapendo che il margine per l'agenzia (forse) non è troppo risicato. Oriana ▲ Collapse | | | Totalmente d'accordo con Oriana | Dec 27, 2018 |
Sono totalmente d'accordo con Oriana. Il cliente finale è qualcosa che non dovrebbe mai rientrare nella sfera delle tariffe concordate o da concordare. Come ha spiegato in modo impeccabile Oriana, il rapporto tra traduttore e agenzia non deve avere alcun legame con quello tra agenzia e cliente finale, se non per quanto riguarda questioni strettamente attinenti al testo da tradurre/tradotto, in quanto dovrebbe essere desiderio di ogni traduttore che il proprio lavoro venga app... See more Sono totalmente d'accordo con Oriana. Il cliente finale è qualcosa che non dovrebbe mai rientrare nella sfera delle tariffe concordate o da concordare. Come ha spiegato in modo impeccabile Oriana, il rapporto tra traduttore e agenzia non deve avere alcun legame con quello tra agenzia e cliente finale, se non per quanto riguarda questioni strettamente attinenti al testo da tradurre/tradotto, in quanto dovrebbe essere desiderio di ogni traduttore che il proprio lavoro venga apprezzato da chi lo utilizzerà, sia in una fase intermedia, sia nella fase finale. Le questioni relative al compenso tra agenzia e traduttore non possono riguardare il margine riservato dall'agenzia per quanto riguarda le proprie funzioni e coperture dei costi. In parole semplicissime: le tariffe praticate dall'agenzia ai propri clienti non sono affari che dovrebbero riguardare il traduttore. Quest'ultimo propone la sua tariffa all'agenzia e concorda o meno un lavoro in base al valore giudicato equo per il proprio tempo dedicato a quel lavoro. Sulle fasi successive, l'agenzia non è tenuta a dare alcuna spiegazione al traduttore, salvo si tratti di ambiti di traduzione in cui rientrano questioni economiche legate a diritti d'autore o analoghe. Cercare di concordare una tariffa in base al margine ottenuto dall'agenzia non può che fare irritare il vendor manager dell'agenzia o il titolare dell'agenzia, con risultati sicuramente negativi.
[Edited at 2018-12-27 19:35 GMT] ▲ Collapse | | | Non è affare del traduttore | Dec 27, 2018 |
preoccuparsi quanto chiede l'agenzia al cliente finale, tant'è vero che sono due contratti separati, quello tra agenzia e cliente e quello tra agenzia e traduttore. Se ritieni che dovresti essere pagato di più, niente ti impedisce di aumentare il tuo compenso, ma a prescindere da tutto il resto. Questa è la mia opinione. | |
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Luca Morganti Belgium Local time: 16:49 Spanish to Italian + ... TOPIC STARTER Grazie a tutti | Dec 28, 2018 |
Grazie a tutti per il riscontro, mi guarderò bene dal sollevare la questione. | | |
Christel Zipfel wrote: preoccuparsi quanto chiede l'agenzia al cliente finale, tant'è vero che sono due contratti separati, quello tra agenzia e cliente e quello tra agenzia e traduttore. Se ritieni che dovresti essere pagato di più, niente ti impedisce di aumentare il tuo compenso, ma a prescindere da tutto il resto. Questa è la mia opinione. In nessun rapporto commerciale ci deve interessare a quanto viene rivenduto il ns prodotto, noi facciamo il nostro prezzo e il resto non è affar nostro. | | | Luca Morganti Belgium Local time: 16:49 Spanish to Italian + ... TOPIC STARTER Non mi sono interessato, l'ho saputo mio malgrado | Dec 28, 2018 |
Angie Garbarino wrote: Christel Zipfel wrote: preoccuparsi quanto chiede l'agenzia al cliente finale, tant'è vero che sono due contratti separati, quello tra agenzia e cliente e quello tra agenzia e traduttore. Se ritieni che dovresti essere pagato di più, niente ti impedisce di aumentare il tuo compenso, ma a prescindere da tutto il resto. Questa è la mia opinione. In nessun rapporto commerciale ci deve interessare a quanto viene rivenduto il ns prodotto, noi facciamo il nostro prezzo e il resto non è affar nostro. Il suo ragionamento non fa una piega. Io non mi sono interessato, lo sono semplicemente venuto a sapere perché il cliente, al termine del servizio, voleva pagare direttamente me anziché l'agenzia e mi ha informato dell'importo senza che io chiedessi nulla, e ovviamente a mia volta l'ho informato che si sarebbe dovuto rivolgere all'agenzia per il saldo. In tutta sincerità, avrei preferito rimanere nell'ignoranza.
[Editado a las 2018-12-28 11:29 GMT] | | | L'avvocato del diavolo | Dec 28, 2018 |
Come da oggetto, sollevo un'obiezione in merito, premettendo che nemmeno io userei mai il dato direttamente con l'agenzia, ma al limite come informazione aggiuntiva (da prendere in considerazione internamente) se dovessi rinegoziare la tariffa o altre condizioni della collaborazione. Il pensiero comune espresso da tutti i colleghi è, sintetizzando: "Il prezzo fatto dall'agenzia al cliente finale non deve interessarci. Noi ci limitiamo a definire (e proporre) il nostro". ... See more Come da oggetto, sollevo un'obiezione in merito, premettendo che nemmeno io userei mai il dato direttamente con l'agenzia, ma al limite come informazione aggiuntiva (da prendere in considerazione internamente) se dovessi rinegoziare la tariffa o altre condizioni della collaborazione. Il pensiero comune espresso da tutti i colleghi è, sintetizzando: "Il prezzo fatto dall'agenzia al cliente finale non deve interessarci. Noi ci limitiamo a definire (e proporre) il nostro". La mia obiezione è: in un settore tendenzialmente opaco come questo, in cui nella stragrande maggioranza dei casi sono i compratori (aziende) a dettare le "regole", in cui le tariffe molto spesso sono considerate "segreti commerciali", in cui non esiste alcuna forma di "sindacalismo" e ogni singolo individuo è lasciato solo, senza alcuna assistenza, termine di paragone, guida, preparazione alla trattativa, ecc. a vedersela con clienti che vanno dal singolo individuo privato alla multinazionale presente in decine di paesi con schiere di project manager, vendor manager, legali, ecc. non esiste secondo voi un qualche rischio di distorsione del mercato e che il traduttore venga, molto semplicemente, "sfruttato"? Sicuramente è capitato a tutti di vedere le cifre che sparano certi soggetti (alcuni dei quali sono anche tra i più grossi LSP al mondo...) qui e altrove. Basta prenderle e fare "i conti della serva" per accorgersi che, anche in condizioni ideali, ne uscirebbe un netto da fame o comparabile allo stipendio di un operaio non specializzato (e senza alcuna delle relative tutele, tra l'altro...). Pochi giorni fa sono stato contattato dalla "recruiter" di una tra le prime 10 agenzie al mondo per fatturato, che mi ha offerto la fantasmagorica cifra di 10 $ l'ora per copyediting e revisione per un cliente nella "Fortune 100"... Vedete un po' voi... Io dal canto mio penso che invece debba esserci proporzionalità, anche di valore, tra il lavoro fatto dal traduttore e il valore del prodotto finale. A questo proposito condivido (nello spirito almeno...) quanto letto in una guida pubblicata dall'ATA: Be realistic. How many pages can a translator produce an hour? How much time do you expect him or her to spend crafting the text that will promote your product or service? (How much time did your team spend producing the original?) When choosing a translation provider, calculate how much you’ve spent to develop the product or services you want to promote outside your country. If you cannot afford a professional translation, perhaps you are not ready for the international market yet. https://tinyurl.com/y7dqnh83 Quando vedo progetti con budget di decine o centinaia di milioni di €/$, di cui la parte allocata al lavoro di traduzione/localizzazione vero e proprio è di poche migliaia di €/$ (per coppia), penso che ci sia un problema, anche se, come dite voi, probabilmente a me non dovrebbe interessare... Detto questo, poi certo, c'è chi "offre" 1 (o 0,1) e chi 10, e dipende da moltissimi fattori, ma il fatto che ci siano così tanti operatori anche "di fascia alta" che "offrono" tariffe nella parte bassa (o bassissima) della scala secondo me indica la presenza di un problema di fondo che non andrebbe ignorato o minimizzato. ▲ Collapse | |
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Stai però andando fuori tema | Dec 28, 2018 |
Quello che hai detto Mirko a volte è vero. Anche se si tratta di una problematica che meriterebbe un esame più approfondito e qualche eliminazione di leggende metropolitane, come quella da te accennata su progetti da milioni che si basano su poche migliaia di Euro per il traduttore. Che a fare il traduttore per un intermediario c'è da perderci sempre dal punto di vista economico, è una realtà indiscussa, a maggior ragione dopo l'avvento di Internet e della globalizzazione, ma s... See more Quello che hai detto Mirko a volte è vero. Anche se si tratta di una problematica che meriterebbe un esame più approfondito e qualche eliminazione di leggende metropolitane, come quella da te accennata su progetti da milioni che si basano su poche migliaia di Euro per il traduttore. Che a fare il traduttore per un intermediario c'è da perderci sempre dal punto di vista economico, è una realtà indiscussa, a maggior ragione dopo l'avvento di Internet e della globalizzazione, ma se un'azienda non destina almeno il 40% per l'esecutore e il 60% per tutto i resto (in cui dovrebbero figurare controllo qualità, impaginazione, rapporto con il cliente, spese vive aziendali, ecc.) non va da nessuna parte in qualsiasi campo analogo. Infatti se provi a chiedere quanto paga una banca per un consulente informatico all'azienda che glielo fornisce e lo confronti con il compenso del consulente, non vedrai in media differenze tanto diverse. A fronte di questa situazione, il traduttore per l'agenzia è liberato da parecchie responsabilità e da vari costi e perdite di tempo rispetto al passato. Ricordo ancora quando il testo era su fogli di fax da andare a ritirare personalmente in agenzia, appendere a lato del monitor e tradurre stando attenti a che gli occhi non saltassero le righe, a cui seguiva la stampa da rileggere e confrontare con il fax, per poi inviare il file via modem da 9 kbit/s se l'agenzia era dotata di server abilitato a questo servizio. L'alternativa sarebbe quella di lavorare solo con clienti diretti, nella speranza che sappiano dare un valore a questo lavoro e siano in grado di scegliere il professionista giusto. Spesso ci si riesce, molto più spesso si finisce con fare discussioni troppo allucinanti per sopportarle. Ma, ribadisco, è un discorso a parte. Quello di cui si stava discutendo è la possibilità di contrattatare con l'agenzia facendo presente il prezzo al cliente praticato dall'agenzia: una cosa assolutamente priva di possibilità di successo a priori, per i motivi scontati evidenziati da tutti, e che avrebbe anzi quasi sicuramente come risultato una brutta discussione.
[Edited at 2018-12-28 15:24 GMT] ▲ Collapse | | | Non credo... | Dec 29, 2018 |
Ho risposto alla domanda di Luca e allargato il discorso. Ma alla fine il tema è sempre quello: il valore, il peso e la considerazione che clienti finali (e agenzie) danno alla traduzione in sé. Se ci sono (e ci sono) traduttori in Italia che lavorano nella fascia 0-2000 €/$ LORDI al mese, allora c'è (più di) un problema, e secondo me il rapporto con le agenzie e il loro ruolo nel settore fa parte di quel problema. Giuseppe C. wrote: Quello che hai detto Mirko a volte è vero. Anche se si tratta di una problematica che meriterebbe un esame più approfondito Esame più approfondito? Sicuramente sì, come dicevo anch'io parlando di "moltissimi fattori" che andrebbero presi in esame. e qualche eliminazione di leggende metropolitane, come quella da te accennata su progetti da milioni che si basano su poche migliaia di Euro per il traduttore. Scusa Giuseppe, ma nessuna leggenda. Parlo di pochi casi concreti, ma significativi, che conosco personalmente, in cui le proporzioni sono esattamente quelle che ho citato: svariate decine o cento/duecento milioni di dollari investiti nella produzione e commercializzazione del prodotto e poche migliaia/decine di migliaia nella traduzione/localizzazione dei testi. Che a fare il traduttore per un intermediario c'è da perderci sempre dal punto di vista economico, è una realtà indiscussa, a maggior ragione dopo l'avvento di Internet e della globalizzazione, ma se un'azienda non destina almeno il 40% per l'esecutore e il 60% per tutto i resto (in cui dovrebbero figurare controllo qualità, impaginazione, rapporto con il cliente, spese vive aziendali, ecc.) non va da nessuna parte in qualsiasi campo analogo. Infatti se provi a chiedere quanto paga una banca per un consulente informatico all'azienda che glielo fornisce e lo confronti con il compenso del consulente, non vedrai in media differenze tanto diverse. Esistono diversi livelli di servizio tra T e TEP, con o senza testing, DTP e servizi accessori vari e ovviamente noi non sappiamo quale sia il caso di Luca, anche se il fatto che il cliente finale fosse in contatto diretto con lui e che abbia contattato lui per il pagamento mi fa pensare che si trattasse di pura e "semplice" traduzione. Quanto al resto, certo, le agenzie sostengono costi fissi, ma spesso gestiscono anche migliaia di traduttori. Non è che ogni PM segue UN solo progetto e UN solo traduttore per volta, tanto per dire... Io so solo che ci sono agenzie che pur pagando tariffe basse, o avendo addirittura problemi a pagare i loro collaboratori, continuano a operare tranquillamente da anni e anni e anzi, spesso sono in continua espansione, fagocitando altre agenzie una dietro l'altra. Quindi, di nuovo, c'è qualcosa che non va in questo modello... Tra l'altro, esistono anche agenzie che applicano ricarichi molto inferiori al 100% (parlo sempre di traduzione). Ma, ribadisco, è un discorso a parte. Quello di cui si stava discutendo è la possibilità di contrattatare con l'agenzia facendo presente il prezzo al cliente praticato dall'agenzia: una cosa assolutamente priva di possibilità di successo a priori, per i motivi scontati evidenziati da tutti, e che avrebbe anzi quasi sicuramente come risultato una brutta discussione. E io, come ho detto, concordo su questo, ma in realtà Luca parlava anche di quale fosse il rapporto tra compenso del traduttore e compenso dell'agenzia, per cui il discorso è anche quello... | | | Chiedo scusa | Dec 29, 2018 |
Essere sintetica è una mia caratteristica, a volte un mio difetto, ma in estrema sintesi scusate "ma che cosa ce ne importa di quello che guadagna chicchessia? Una volta che abbiamo il nostro quantum puntuale? Io non la farei tanto lunga, con tutto il rispetto (scusate ancora per la sintesi). Ciao a tutti PS aggiungo, non dimentichiamo che i prezzi bassi (si lo sono) dipendono principalmente dall'offerta (cioè da noi), farei un plauso invece a quell'agenzia che raddo... See more Essere sintetica è una mia caratteristica, a volte un mio difetto, ma in estrema sintesi scusate "ma che cosa ce ne importa di quello che guadagna chicchessia? Una volta che abbiamo il nostro quantum puntuale? Io non la farei tanto lunga, con tutto il rispetto (scusate ancora per la sintesi). Ciao a tutti PS aggiungo, non dimentichiamo che i prezzi bassi (si lo sono) dipendono principalmente dall'offerta (cioè da noi), farei un plauso invece a quell'agenzia che raddoppia o triplica, perché significa che sa fare i conti (spese, tasse, valore aggiunto da revisione, DTP ecc, ecc, ecc)
[Edited at 2018-12-29 13:23 GMT] ▲ Collapse | | |
Angie Garbarino wrote: Essere sintetica è una mia caratteristica, a volte un mio difetto, ma in estrema sintesi scusate "ma che cosa ce ne importa di quello che guadagna chicchessia? Una volta che abbiamo il nostro quantum puntuale? Io non la farei tanto lunga, con tutto il rispetto (scusate ancora per la sintesi). Ciao a tutti Ok Angie, ma, con lo stesso rispetto, questo è un forum, si parla di questioni varie e nessuno obbliga nessuno a discutere o non discutere... | |
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Mirko Mainardi wrote: Ok Angie, ma, con lo stesso rispetto, questo è un forum, si parla di questioni varie e nessuno obbliga nessuno a discutere o non discutere... L'hai detto tu, hai detto la tua, ho detto la mia... | | |
Angie Garbarino wrote: Mirko Mainardi wrote: Ok Angie, ma, con lo stesso rispetto, questo è un forum, si parla di questioni varie e nessuno obbliga nessuno a discutere o non discutere... L'hai detto tu, hai detto la tua, ho detto la mia... E "la tua" sarebbe "di non farla tanto lunga", cioè un invito a non discutere. Ha senso? | | | Non proprio, troppa sintesi forse | Dec 29, 2018 |
Mirko Mainardi wrote: E "la tua" sarebbe "di non farla tanto lunga", cioè un invito a non discutere. Ha senso? Chiarisco questa cosa e poi lascio perché non mi va di buttarla in polemica, soprattutto con certi toni. La mia è: non dimentichiamo che i prezzi bassi (si lo sono) dipendono principalmente dall'offerta (cioè da noi), farei un plauso invece a quell'agenzia che raddoppia o triplica, perché significa che sa fare i conti (spese, tasse, valore aggiunto da revisione, DTP ecc. ecc. ecc) Inoltre "non farla tanto lunga" voleva significare che (secondo me per carità) è cosi logico che quello che guadagnano gli altri non è affar nostro, che mi pare davvero strano pensarla diversamente. (farla lunga= continuare a girarci intorno https://dizionario.internazionale.it/parola/farla-lunga NON non scrivere il proprio parere. Edit per errata citazione .
[Edited at 2018-12-29 16:52 GMT] | | | Pages in topic: [1 2] > | To report site rules violations or get help, contact a site moderator: You can also contact site staff by submitting a support request » Percentuale dell'agenzia sul compenso del lavoro CafeTran Espresso | You've never met a CAT tool this clever!
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