Glossary entry (derived from question below)
English term or phrase:
equivalence range
Italian translation:
(grado di) articolazione delle/in classi di equivalenza
Added to glossary by
luskie
Jun 21, 2008 19:10
15 yrs ago
1 viewer *
English term
equivalence range
English to Italian
Social Sciences
Psychology
sviluppo cognitivo
è in una lista di capacità cognitive e dovrebbe essere riferito alla capacità individuale di categorizzazione, e in particolare a una sua maggiore o minore "finezza" (cioè all'includere in una stesso insieme un numero maggiore o minore di elementi)
ho bisogno di una traduzione il più possibile letterale, ma non mi viene in mente una maniera perlomeno decente di sostituire il malefico "range", perché i traducenti che di solito utilizzo (gamma, ampiezza, etc.) in questo caso non vanno bene, e mi rifiuto di lasciarlo in inglese
non mi rimane che sperare che qualcuno di voi venga colto da un'intuizione fulminea :)
grazie
ho bisogno di una traduzione il più possibile letterale, ma non mi viene in mente una maniera perlomeno decente di sostituire il malefico "range", perché i traducenti che di solito utilizzo (gamma, ampiezza, etc.) in questo caso non vanno bene, e mi rifiuto di lasciarlo in inglese
non mi rimane che sperare che qualcuno di voi venga colto da un'intuizione fulminea :)
grazie
Proposed translations
(Italian)
Proposed translations
+1
1 day 1 hr
Selected
gamma di equivalenza - grado di articolazione delle equivalenze/delle relazioni di equivalenza
Il problema con "classi di equivalenza", a mio modesto parere, è che traduce già "equivalence class(es)", e non sono proprio sicura che i due siano sinonimi perfetti nell'ambito della psicologia cognitiva:
... **equivalence range, or category width** (from little to much)...
http://links.jstor.org/sici?sici=0161-7761(198424)15:4<326:I...
The dimension, **category width (also equivalence range, band width)**, has...
www.leaonline.com/doi/abs/10.1207/s15326985ep2403_
...**equivalence range or breadth of categorization**.
www.leaonline.com/doi/abs/10.1207/s15326985ep2903_2
Comunque, se pensi che “classi di equivalenza” possa adattarsi al tuo contesto, ti suggerirei di scrivere “articolazione/differenziazione/discriminazione, ecc. in classi di equivalenza” in modo da rendere in qualche modo la sfumatura di “range” (oppure “articolazione delle/in relazioni di equivalenza”, se credi).
Capisco anche che "gamma" come traducente di "range" possa non piacerti più di tanto; eppure è l'unico riferimento di un certo peso (assieme a “grado di articolazione”) che sono riuscita a trovare su Internet, proprio in relazione agli "stili cognitivi" (che mi sembra essere il tema di cui ti stai occupando tu). I documenti che ho trovato parlano anche di "ampiezza della gamma categoriale" che, se credi, potresti adattare al tuo contesto (essendo il traducente di sinonimi di “equivalence range” quali "category width/band width/breadth of categorization").
Ti ricopio comunque quello che ho trovato in Rete sperando ti sia d’aiuto.
Negli anni '50 presso la fondazione Menninger, nell'ambito dello studio sul controllo che l'individuo esercita sulle proprie attività mentali, furono proposti i primi "stili cognitivi": la tolleranza per le esperienze irrealistiche (ossia l'accettazione di situazioni che si discostano dalle credenze convenzionali e dal comune modo di vedere), la reazione al contrasto, la verifica (o esame, cioè la propensione a sottoporre a considerazione critica le proprie valutazioni), la **differenziazione concettuale** (o **gamma di equivalenza**, dipendente dal **grado di articolazione** con cui l'individuo coglie somiglianze e diversità), il livellamento-puntualizzazione (corrispondente alla tendenza a misconoscere o riconoscere le differenze quando si tratta di assimilare eventi nuovi, l'articolazione del campo (definita in base al grado di selettività dell'attenzione) e il controllo rigido-flessibile (relativo alla facilità con cui si viene distratti).
[...]
In primo luogo vengono messe in luce differenze individuali nel modo con cui i bambini raggruppano in classi gli oggetti. Si rileva così, per esempio, che i soggetti tendono o a costruire molte categorie ben definite e ristrette in cui sono fatti rientrare soltanto gli oggetti -- al cui riguardo vengono compiute delle sottili **discriminazioni** -- che mostrano notevoli somiglianze tra di loro (stile categorizzatore chiuso), oppure a costruire poche categorie ampie a cui gli oggetti vengono fatti appartenere sulla base di requisiti meno rigorosi o di aspetti meno evidenti (stile categorizzatore ampio. Gli individui, quindi differirebbero secondo **l'ampiezza della propria "banda categoriale"** (Pettigrew, 1958).
www.aniat.org/.../Archivio_Universit�_file/Anno_accademico_20...
Lo stile categorizzatore chiuso – categorizzatore ampio
I soggetti vengono distinti in base **all’ampiezza della loro “banda categoriale”**. Si mettono in evidenza le differenze individuali nei processi di classificazione: il “categorizzatore chiuso” tende a costruire molte categorie ben definite e ristrette, il “categorizzatore ampio” invece costruisce poche grandi categorie a cui gli oggetti vengono fatti appartenere sulla base di requisiti meno rigorosi (Pettigrew, 1958; Wallach e Kogan, 1965).
http://www.geocities.com/sicotema/Tesi.htm
... **equivalence range, or category width** (from little to much)...
http://links.jstor.org/sici?sici=0161-7761(198424)15:4<326:I...
The dimension, **category width (also equivalence range, band width)**, has...
www.leaonline.com/doi/abs/10.1207/s15326985ep2403_
...**equivalence range or breadth of categorization**.
www.leaonline.com/doi/abs/10.1207/s15326985ep2903_2
Comunque, se pensi che “classi di equivalenza” possa adattarsi al tuo contesto, ti suggerirei di scrivere “articolazione/differenziazione/discriminazione, ecc. in classi di equivalenza” in modo da rendere in qualche modo la sfumatura di “range” (oppure “articolazione delle/in relazioni di equivalenza”, se credi).
Capisco anche che "gamma" come traducente di "range" possa non piacerti più di tanto; eppure è l'unico riferimento di un certo peso (assieme a “grado di articolazione”) che sono riuscita a trovare su Internet, proprio in relazione agli "stili cognitivi" (che mi sembra essere il tema di cui ti stai occupando tu). I documenti che ho trovato parlano anche di "ampiezza della gamma categoriale" che, se credi, potresti adattare al tuo contesto (essendo il traducente di sinonimi di “equivalence range” quali "category width/band width/breadth of categorization").
Ti ricopio comunque quello che ho trovato in Rete sperando ti sia d’aiuto.
Negli anni '50 presso la fondazione Menninger, nell'ambito dello studio sul controllo che l'individuo esercita sulle proprie attività mentali, furono proposti i primi "stili cognitivi": la tolleranza per le esperienze irrealistiche (ossia l'accettazione di situazioni che si discostano dalle credenze convenzionali e dal comune modo di vedere), la reazione al contrasto, la verifica (o esame, cioè la propensione a sottoporre a considerazione critica le proprie valutazioni), la **differenziazione concettuale** (o **gamma di equivalenza**, dipendente dal **grado di articolazione** con cui l'individuo coglie somiglianze e diversità), il livellamento-puntualizzazione (corrispondente alla tendenza a misconoscere o riconoscere le differenze quando si tratta di assimilare eventi nuovi, l'articolazione del campo (definita in base al grado di selettività dell'attenzione) e il controllo rigido-flessibile (relativo alla facilità con cui si viene distratti).
[...]
In primo luogo vengono messe in luce differenze individuali nel modo con cui i bambini raggruppano in classi gli oggetti. Si rileva così, per esempio, che i soggetti tendono o a costruire molte categorie ben definite e ristrette in cui sono fatti rientrare soltanto gli oggetti -- al cui riguardo vengono compiute delle sottili **discriminazioni** -- che mostrano notevoli somiglianze tra di loro (stile categorizzatore chiuso), oppure a costruire poche categorie ampie a cui gli oggetti vengono fatti appartenere sulla base di requisiti meno rigorosi o di aspetti meno evidenti (stile categorizzatore ampio. Gli individui, quindi differirebbero secondo **l'ampiezza della propria "banda categoriale"** (Pettigrew, 1958).
www.aniat.org/.../Archivio_Universit�_file/Anno_accademico_20...
Lo stile categorizzatore chiuso – categorizzatore ampio
I soggetti vengono distinti in base **all’ampiezza della loro “banda categoriale”**. Si mettono in evidenza le differenze individuali nei processi di classificazione: il “categorizzatore chiuso” tende a costruire molte categorie ben definite e ristrette, il “categorizzatore ampio” invece costruisce poche grandi categorie a cui gli oggetti vengono fatti appartenere sulla base di requisiti meno rigorosi (Pettigrew, 1958; Wallach e Kogan, 1965).
http://www.geocities.com/sicotema/Tesi.htm
Peer comment(s):
agree |
Mirra_
: Ciao, scusa il ritardo ma c'ho messo un po' a studiarmi tutta la pappardella ;) Complimenti! Grande risposta per grande domanda! =D
2 days 17 hrs
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Grazie mille, Paola, sei troppo gentile. :)
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4 KudoZ points awarded for this answer.
Comment: "grazie Monica! il tuo modo di aiutare, visto dall'altra parte, è ancora più apprezzabile :). "gamma di equivalenza secondo me è proprio sbagliato (semmai "gamma di/delle equivalenze"), ma credo che finirò per usare "(grado di) articolazione delle/in classi di equivalenza" (l'avevo anche letto, quel "grado di articolazione", in quella tesi, ma a forza di commutare tutte le opzioni le mie stesse capacità di categorizzazione erano andate in tilt :). mille grazie anche a tutti gli altri: anche aree, limiti e intervalli hanno continuato a frullarmi nella testa per parecchio tempo."
+1
12 mins
area di equivalenza
solo una proposta
+2
16 mins
ambito/area/classi di equivalenza
Non ho tempo di approfondire, ma questi potrebbero essere spunti validi
Per generalizzazione, l'individuo emette risposte precedentemente verificate come efficaci anche in situazioni non precedentemente conosciute o sperimentate; dove la generalizzazione è accentuata o inaccurata si ha inefficacia e sofferenza. Il trasferimento della funzione che evoca le risposte, dà luogo a classi di equivalenza funzionale.
http://www.psicc.net/indice.asp?pag=5_2/abstract.htm
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Note added at 20 mins (2008-06-21 19:31:09 GMT)
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scusa, anche range, perche' no? E' talmente diffuso in ambito scientifico...
Per generalizzazione, l'individuo emette risposte precedentemente verificate come efficaci anche in situazioni non precedentemente conosciute o sperimentate; dove la generalizzazione è accentuata o inaccurata si ha inefficacia e sofferenza. Il trasferimento della funzione che evoca le risposte, dà luogo a classi di equivalenza funzionale.
http://www.psicc.net/indice.asp?pag=5_2/abstract.htm
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Note added at 20 mins (2008-06-21 19:31:09 GMT)
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scusa, anche range, perche' no? E' talmente diffuso in ambito scientifico...
Peer comment(s):
agree |
Leonardo La Malfa
: D'accordo, anche con range (luskie, non fanno proprio bene bene le veci di range perché forse, in questo caso, solo range fa bene le sue veci).
2 hrs
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troppo simpatico!
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agree |
Tricia Stuart
: Yes, judging from the whole sentence, I think classi di equivalenza is a good solution
14 hrs
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13 hrs
dominio di equivalenza
Io ho sempre tradotto range con dominio, e sono convinta sia la traduzione più adatta (o almeno finora ha sempre funzionato).
2 hrs
tolleranza
range si può interpretare come intervallo/grado di tolleranza
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Note added at 14 hrs (2008-06-22 09:51:47 GMT)
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è un termine di base nella statistica. I metodi della statistica (modi di misurazione) usati anche nelle ricerche marketing (polli, interview...) hanno una grande concordanza con i metodi di analisi dei risultati nei test psihologici.
per es. se un indice corrisponde alle risposte della maggioranza, questo valore si mette nel centro di un intervallo sulla asse x (al 0) e il suo valore sulla asse y. Sull'asse x si calcola poi un intervallo uguale sia nel positivo che nel negativo rispetto a quell'indice. Quest'intervallo è l'intervallo di tolleranza/dominio/ampiezza.
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Note added at 14 hrs (2008-06-22 09:51:47 GMT)
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è un termine di base nella statistica. I metodi della statistica (modi di misurazione) usati anche nelle ricerche marketing (polli, interview...) hanno una grande concordanza con i metodi di analisi dei risultati nei test psihologici.
per es. se un indice corrisponde alle risposte della maggioranza, questo valore si mette nel centro di un intervallo sulla asse x (al 0) e il suo valore sulla asse y. Sull'asse x si calcola poi un intervallo uguale sia nel positivo che nel negativo rispetto a quell'indice. Quest'intervallo è l'intervallo di tolleranza/dominio/ampiezza.
23 hrs
scala della capacita'/competenza per trovar equivalenze
range= scala
equivalence= capacita'/competenza
equivalence= ibid.
equivalence= capacita'/competenza
equivalence= ibid.
Example sentence:
la scala della competenza per trovar equivalenze si risulto' in un'opera assai notevole
Discussion
e buon primo giorno d'estate!!! :D
Però, esattamente, a cosa si riferisce 'equivalence'? Che magari capendolo meglio è più semplice riuscire a farsi venire in mente il giusto corrispettivo...