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Medical: Health Care
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Medical: Pharmaceuticals
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Sample translations submitted: 2
English to Italian: Nutritional approaches to gallstones General field: Medical Detailed field: Nutrition
Source text - English Cholesterol gallstones are among the most common
gastrointestinal disorders in Western societies. Individuals with
gallstones may experience various gastrointestinal symptoms
and are also at risk of developing acute or chronic cholecystitis.
Cholecystectomy is the most frequently recommended
conventional treatment for symptomatic gallstones. Bile acids
(ursodeoxycholic acid or chenodeoxycholic acid) are also used
in some cases to dissolve radiolucent stones, but these drugs
can cause gastrointestinal side effects and there is a high rate of
stone recurrence after treatment is discontinued. Lithotripsy is
used in some cases in conjunction with ursodeoxycholic acid for
patients who have a single symptomatic non-calcifid gallstone.
There is evidence that dietary factors inflence the risk of
developing cholesterol gallstones. Dietary factors that may
increase risk include cholesterol, saturated fat, trans fatty acids,
refied sugar, and possibly legumes. Obesity is also a risk factor
for gallstones. Dietary factors that may prevent the development
of gallstones include polyunsaturated fat, monounsaturated
fat, fier, and caffeine. Consuming a vegetarian diet is also
associated with decreased risk. In addition, identifiation and
avoidance of allergenic foods frequently relieves symptoms of
gallbladder disease, although it does not dissolve gallstones.
Translation - Italian I calcoli di colesterolo costituiscono uno dei disordini gastrointestinali più comuni nelle società occidentali. I soggetti con i calcoli possono manifestare vari sintomi gastrointestinali e sono anche a rischio di sviluppare una colecistite acuta o cronica. La colecistectomia è il trattamento convenzionale più frequentemente raccomandato per la calcolosi sintomatica. In alcuni casi, sono utilizzati anche gli acidi biliari (l’acido ursodesossicolico e l’acido chenodesossicolico) per dissolvere i calcoli radiolucenti; ma queste sostanze possono provocare effetti indesiderati gastrointestinali ed esiste un alto tasso di recidive dopo l’interruzione del trattamento. In alcuni casi è, invece, utilizzata la litotripsia in combinazione all’acido ursodesossicolico per i soggetti che presentano calcoli sintomatici non calcificati. Esiste un’evidenza riguardo al fatto che i fattori alimentari influenzino il rischio di sviluppare i calcoli di colesterolo. Tali fattori sono il colesterolo, i grassi saturi, gli acidi grassi trans, gli zuccheri raffinati e, probabilmente, anche i legumi. Un altro fattore di rischio per i calcoli è rappresentato dall’obesità. I fattori alimentari che, invece, possono prevenire i calcoli sono i grassi polinsaturi, i grassi monoinsaturi, le fibre e la caffeina. Anche un’alimentazione vegetariana è associata a una diminuzione del rischio. Inoltre, individuando ed evitando i cibi allergizzanti, spesso, si riscontra un alleviamento dagli altri sintomi della calcolosi della colecisti, sebbene i calcoli non siano eliminati completamente.
English to Italian: Glycaemic Index General field: Medical Detailed field: Nutrition
Source text - English S t u d y p o p u l a t i o n
The Health Professionals Follow up Study is a prospective
investigation of 51 529 US male health professionals, aged
40–75 years in 1986, who returned a mailed questionnaire
regarding diet, medications, and medical history. The study
population included 29 683 dentists, 10 098 veterinarians,
4185 pharmacists, 3745 optometrists, 2218 osteopathic
physicians, and 1600 podiatrists. Participants in this cohort
were mainly Caucasian ( .91%). Follow up questionnaires
were sent every two years to update information on
exposures and to ascertain the occurrence of newly diagnosed
illnesses, including gall stone disease. Diet was assessed in
1986, 1990, and 1994. At baseline, we excluded men who
reported a cholecystectomy or a diagnosis of gall stone
disease before 1986. Also, we excluded men who had a
diagnosis of cancer before 1986, men who had a daily energy
intake outside the range of 800–4200 kcal/day, and men who
reported 70 or more blank food items on the questionnaires.
We further excluded participants with a diagnosis of diabetes
mellitus because diabetes could be an intermediary in the
causal pathway between exposures and outcome. After
exclusions, the study population consisted of 44 525 eligible
men who were followed from 1986 to 1998. The average
response rate for biennial questionnaires was greater than
94% in each two year follow up cycle. 21
Translation - Italian Popolazione dello studio
Il follow-up dello studio degli operatori sanitari è uno studio prospettico condotto nel 1986 su 51.529 operatori sanitari di sesso maschile statunitensi, di età compresa tra 40 – 75 anni, che consegnarono un questionario via mail riguardante l’alimentazione, i medicinali e la propria anamnesi. La popolazione di tale studio era composta da 29.683 dentisti, 10.098 veterinari, 4185 farmacisti, 3745 optometristi, 2218 medici osteopati e 1600 podologi. I partecipanti a questa coorte erano principalmente caucasici (>91%). I questionari al follow-up erano inviati ogni due anni per aggiornare le informazioni sulle esposizioni e per verificare l’insorgenza di una malattia, compresa la calcolosi, recentemente diagnosticata. L’alimentazione è stata valutata nel 1986, nel 1990 e nel 1994. Al basale, sono stati esclusi i soggetti cui è stata diagnosticata la calcolosi e coloro che si sono sottoposti a un intervento di colecistectomia prima del 1986. Inoltre, sono stati esclusi i soggetti cui è stato diagnosticato il cancro prima del 1986, i soggetti aventi un apporto energetico giornaliero al di fuori dell’intervallo 800 – 4200 kcal/giorno e i soggetti che non avevano risposto a 70 o più domande relative al cibo nel questionario. Sono stati ulteriormente esclusi i soggetti cui è stato diagnosticato il diabete mellito, poiché tale patologia poteva fungere da intermediario nella causalità tra l’esposizione e l’esito. Dopo aver proceduto con le suddette esclusioni, la popolazione dello studio si è ridotta a 44.525 pazienti eleggibili che sono stati seguiti in follow-up dal 1986 al 1998. La media del tasso di risposta per i questionari biennali era maggiore del 94% in ogni ciclo di follow-up a due anni.21
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Translation education
Master's degree - CTI COMMUNICATION TREND ITALIA
Experience
Years of experience: 9. Registered at ProZ.com: Aug 2016.
English to Italian (Università degli studi di Napoli Federico II) French to Italian (Università degli studi di Napoli Federico II)
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Bio
Traduttrice dall'inglese e dal francese verso l'italiano.
Ho conseguito la Laurea Magistrale in Lingue, Letterature Moderne Europee e Americane, a 24 anni, con una votazione pari a 110 e lode. A 25 anni ho terminato un Master in Traduzione Tecnica di testi medici e farmacologici, grazie al quale ho acquisito le competenze per poter tradurre fogli illustrativi, riassunti delle caratteristiche del prodotto, studi clinici, articoli e ricerche scientifici.
Traduzioni precise, consegne puntuali